Il Ministro Giorgetti risponde in question time sulla possibilità di rateizzare l'acconto delle tasse di novembre.
Giorgetti specifica che non sarà possibile avere proroghe ne rate come l'anno scorso, i dettagli nel botta e risposta del question time.
Acconto di novembre 2025: no alle rate da Giorgetti
Il ministro Giorgetti in un Question time di alcuni giorni fa, replica sul secondo acconto Irpef in scadenza a novembre.
In particolare, il secondo acconto, deve essere pagato in unica soluzione, e a quanto pare, stando alle ultime novità dal Ministro non ci saranno rate, nè slittamenti a gennaio del versamento.
Ricordiamo che nel 2023 e nel 2024 i titolari di partita IVA hanno potuto fruire della rateizzazione del secondo acconto Irpef in scadenza a novembre.
Il ministro Giorgetti che è intervenuto al Question time alla Camera dei deputati ha purtroppo evidenziato che non sarà possibile avere il beneficio degli altri anni per motivi di cassa.
Le esigenze di gettito, ha spiegato il Ministro Giorgetti, non consentono di applicare anche quest’anno lo slittamento del versamento e la rateizzazione degli importi.
Ha però anche ribadito che, nel caso in cui in prossimità della scadenza, 30 novembre, dovessero emergere spazi di manovra, non è esclusa tale possibilità.
Acconto di novembre 2025: come si paga, regole generali
In generale il contribuente versa l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) con un acconto – in una o due rate – e un saldo.
In particolare, ogni anno versa il saldo relativo all’anno precedente e un acconto relativo all’anno in corso.
L’acconto Irpef è dovuto se l’imposta dichiarata nell’anno in corso (riferita, quindi, all’anno precedente) è superiore a 51,65 euro una volta sottratti le detrazioni, i crediti d’imposta, le ritenute e le eccedenze.
L’acconto è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno oppure dell’imposta inferiore che il contribuente prevede di dover versare per l’anno successivo.
L’acconto per l’anno in corso deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo:
- unico versamento entro il 30 novembre dell'anno di imposta se l’acconto è inferiore a 257,52 euro
- due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima è pari al 40% e va versata entro il 30 giugno dell'anno di imposta (insieme al saldo dell’anno precedente), la seconda è pari al restante 60% e va versata entro il 30 novembre dello stesso anno.
I soggetti che devono applicare gli Indici sintetici di affidabilità (Isa) e i soggetti che rientrano nel regime forfetario effettuano
- un unico versamento entro il 30 novembre se l’importo totale dovuto non supera 206 euro
- l’acconto in due rate di pari importo entro le stesse scadenze previste per gli altri contribuenti (30 giugno e 30 novembre).
Salvo proroghe:
- il saldo e l’eventuale prima rata di acconto devono essere versati entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione, oppure entro i successivi 30 giorni pagando una maggiorazione dello 0,40%,
- la scadenza per l’eventuale seconda o unica rata di acconto è invece il 30 novembre.
Tutti i contribuenti pagano le imposte tramite il modello F24 .
Vedremo se ci saranno margini per novità per l'acconto del prossimo 30 novembre.